L’ipnosi è uno stato naturale caratterizzato da focalizzazione dell’attenzione e assorbimento.
Convenzionalmente la tecnica nasce in Europa nel XVIII secolo con Franz Mesmer, ma in realtà risale alle pratiche meditative e di guarigione orientali. In occidente elementi ipnotici si ritrovano nei templi di Imhotep nell’antico Egitto, nella medicina di Parmenide e della scuola Eleatica e nei riti di incubazione nei templi di Apollo e di Asclepio (Ippocrate stesso era un Asclepiade). Alcune centinaia di interventi chirurgici eseguiti con successo in ipnosi sono già rintracciabili nel 1800, un periodo in cui non esisteva ancora l’anestesia farmacologica, ma questo non è stato sufficiente a smontare i pregiudizi della classe medica dell’epoca e dal 1860 circa, ossia con l’introduzione dei primi farmaci anestetici, l’ipnosi ha iniziato il suo declino.
Su quali aree cerebrali agisce l’ipnosi?
Negli ultimi vent’anni, però, vari studi si sono focalizzati sull’ipnosi e grazie a test di neuroimaging funzione cerebrale è stato dimostrato che l’ipnosi permette di influire intenzionalmente sull’attività di diverse aree cerebrali inconsce, tra cui anche la neuromotrice del dolore.
Grazie all’azione su questi recettori è dunque possibile l’effetto analgesico e di blocco neurovegetativo ed endocrino allo stress chirurgico. Quest’ultimo rende l’ipnosi, oltre che una tecnica utilissima nella terapia dei disturbi ansiosi, depressivi e psicosomatici, anche un vero e proprio potente analgesico, in grado di reggere il confronto con gli effetti dell’anestesia farmacologica.
L’ipnosi può dunque essere utilizzata con successo in chirurgia come effetto sedativo (per esempio in odontoiatria, nelle manovre chirurgiche minori, ma anche in quelle più invasive), ma anche in combinazione con le anestesie farmacologiche con il fine di rendere più rapida e semplice la guarigione. Sono infatti noti gli effetti benefici sull’ansia e sulle risposte somatiche allo stress nei pazienti che impiegano questa tecnica.
L’ipnosi ha un ruolo specifico, talora insostituibile, anche nella terapia del dolore cronico.
Quali sono i vantaggi dell’ipnosi?
L’ipnosi non richiede apparecchiature o farmaci e quindi non ha effetti avversi e potenzialmente può sempre essere applicata in relazione all’abilità del paziente. Non presenta, inoltre, effetti collaterali rilevanti quando eseguita da personale esperto; dunque, non può più essere esclusa a priori come opzione di trattamento per quelle persone malate che non trovano risposte soddisfacenti dalla terapia farmacologica.
(Tratto da un articolo a cura di Prof. Enrico Facco)
Argomenti
- Ipnosi, suggestione e libero arbitrio
- Ipnosi e case report
- Fenomenologia dell’ipnosi
- Dolore e valutazione del dolore
- Terapia del dolore
- Ipnosi e chirurgia
- Ipnosi nelle procedure invasive
- Ipnosi e Anestesia
- Ipnosi: placebo e nocebo
Docenti
Prof. Enrico Facco
Specialista in Anestesiologia e Rianimazione e in Neurologia, Senior Professor presso l’Università degli Studi di Padova.
Esperto in terapia del dolore, agopuntura e ipnosi clinica è autore di sei libri e oltre 250 articoli, oltre ad aver partecipato in qualità di organizzatore, relatore e chairman a più di 150 congressi scientifici nazionali e internazionali sui temi di sua competenza.
Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive di natura divulgativa e ha brevettato un nuovo presidio per la gestione delle vie aeree, chiamato Safe Airway Management device.
Ha inoltre effettuato numerose ricerche sulla fisiopatologia e sulla terapia del dolore cronico, dell’ansia, delle cefalee, delle espressioni non ordinarie della mente, delle alterazioni della coscienza, del coma e della morte cerebrale
COSTI
Quota Socio Ordinario € 290,00
Quota Socio Promozionale: € 190,00 entro il 30 aprile 2022 (comprensiva di tessera socio Privilegiato, valore 60,00€)
Quota Socio Promozionale: € 245,00 entro il 31 maggio 2022 (comprensiva di tessera socio Privilegiato, valore 60,00€)
OBIETTIVI FORMATIVI
RIVOLTO A
SBOCCHI PROFESSIONALI
- alla pratica psicoterapeutica privata;
- a tutti gli ambiti in cui vengono affrontati traumi (ambito umanitario, militare, giuridico, psicoterapeutico);
- all’ambito medico-ospedaliero soprattutto nel campo del dolore cronico, acuto, ricorrente, e nelle cure palliative, oltre che -ad esempio- nel campo dermatologico e ginecologico. Collaborazioni professionali vengono spesso richieste, inoltre, a coloro che hanno conoscenze in ipnosi clinica per i pazienti che mostrano difficoltà in relazione al trattamento odontoiatrico;
- all’ambito sportivo (non solo professionistico) solitamente per la gestione e il miglioramento della prestazione, o anche per il superamento di problemi relazionali