È convenzione che la Psicologia, come disciplina scientifica a sé stante, sia nata nel 1879 ad opera del fisiologo Wilhem Wundt, padre del primo laboratorio sperimentale di psicologia che utilizzava il metodo scientifico per lo studio della mente e del comportamento umano. Da questo momento in poi, la Psicologia ha fatto proprio il metodo scientifico al fine di studiare i processi mentali cognitivi ed affettivi, il comportamento e le relazioni umane con l’obiettivo di promuovere il benessere psicologico e il miglioramento della qualità della vita.
Come in tutte le discipline scientifiche, la ricerca in ambito psicologico è in continua evoluzione; procede per tentativi, ipotesi, verifiche, conferme. Lo psicologo dunque, dal momento della sua formazione sino al momento dell’effettivo esercizio della professione e durante tutto il suo percorso professionale, deve porsi nella dimensione di un continuo e costante aggiornamento.
La varietà e la molteplicità di casi psicologici che cadono sotto l’attenzione e l’interessamento dello psicologo durante tutta la sua vita professionale, impongono dunque che quest’ultimo si aggiorni costantemente riguardo gli sviluppi che la ricerca psicologica determina.
Tutto ciò deve essere in funzione, come detto, dell’esercizio della professione ma anche, qualora sia il caso, dell’attività di formatore che lo psicologo può svolgere.
Oltre ad essere una necessità professionale, la formazione continua per lo psicologo è un dovere deontologico. Infatti sia l’art.3 e soprattutto l’art.5 del codice deontologico dell’Ordine degli Psicologi Italiani prescrive che lo psicologo è tenuto a mantenere un livello adeguato di preparazione e aggiornamento professionale, con particolare riguardo ai settori nei quali opera.
Questo dovere deontologico ha tale importanza che il codice deontologico prescrive che la violazione dell’obbligo della formazione continua determina un illecito disciplinare sanzionato sulla base di quanto sancito dall’ordinamento professionale (art.5 Cod. Deont.)
Dal 2020, inoltre, sia gli psicologi che lavorano nella sanità pubblica, sia i liberi professionisti, hanno l’obbligo di aggiornamento professionale, attraverso il conseguimento dei cosiddetti crediti ECM, acquisendoli tramite specifici corsi o convegni accreditati.
Evidentemente, quindi, la formazione continua deve accompagnare tutta la vita professionale dello psicologo che, oltre ad approfondire le tematiche e le novità del proprio orientamento terapeutico, deve necessariamente cercare di acquisire un know-how di base di quelli che sono i principali e più collaudati orientamenti terapeutici. Infatti, come recita l’art.3 del Codice deontologico “lo psicologo considera suo dovere accrescere le conoscenze sul comportamento umano e utilizzarle per promuovere il benessere psicologico dell’individuo, del gruppo e della comunità”.
Lo psicologo, nell’esercizio della sua professione, spesso interviene in modo significativo nella vita dei pazienti e deve essere particolarmente consapevole delle conseguenze dei propri atti. Più solida e più costante è la sua formazione maggiori diventano le possibilità che il trattamento terapeutico raggiunga gli obiettivi che si era prefissato.
La prima vera occasione che il laureato in psicologia sperimenta come formazione è il tirocinio formativo post-laurea. Durante quest’ultimo vengono poste le basi di un corretto e funzionale rapporto con la formazione vista come acquisizione di abilità necessarie ad esercitare la futura professione. Spesso il tirocinio formativo post-laurea è anche l’occasione, da parte del laureato, di scelta personale di un particolare modello di psicoterapia che ci si appresta ad apprendere.
In definitiva, risulta chiaro come la formazione continua sia un elemento cardine della vita professionale dello psicologo da cui non può prescindere per svolgere al meglio la propria professione.
La scuola IKOS, nello specifico, offre allo psicologo una vasta gamma di percorsi di formazione e di aggiornamento professionale, utili per arricchire la propria “cassetta degli attrezzi” da utilizzare nell’attività di ogni giorno, attraverso la scoperta di se stessi, di chi siamo personalmente e professionalmente.
